D'Avenia illustra 'Come Leopardi può salvarti la vita' ne 'L'arte di essere fragili'

Il prof più amato d'Italia racconta Leopardi: emarginato in vita e scansato in morte, è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Egli invece, a discapito del pensiero comune, fu un giovane uomo affamato di…

CityNow torna con un nuovo appuntamento di #InsideTheBook, la rubrica attraverso cui  vi proponiamo un libro da leggere.

Questa settimana è la volta di un capolavoro della letteratura contemporanea firmato Alessandro D’Avenia: “L’Arte di essere fragili – Come Leopardi può salvarti la vita“.

Ristobottega

“Viviamo in un’epoca in cui si è titolati a vivere solo se perfetti. Ogni insufficienza, ogni debolezza, ogni fragilità sempre bandita. Ma c’è un altro modo per mettersi in salvo, ed è costruire, come te, Giacomo, un’altra terra fecondissima, la terra di coloro che sanno di essere fragili”.

Una certezza che spaventa e spesso mette all’angolo, quella della fragilità. Ed è proprio in questa consapevolezza che il prof. più amato d’Italia vuole condurci per mano. Perché se c’è qualcuno che le fragilità le capisce fino in fondo, è chi, ogni giorno, si fa carico dell’istruzione di giovani uomini e giovani donne che hanno l’oneroso compito di farsi spazio in una società che parla troppo spesso di loro, ma mai con loro.

“Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?” Sono domande comuni, ognuno se le sarà poste decine di volte, senza trovare risposte. Sono le stesse domande che si è posto anche Alessandro D’Avenia e in cui prova a dar risposta nelle 209 pagine che compongono “L’Arte di essere fragili“.

Ristobottega

La soluzione non è sempre qualcosa di logico a cui giungere attraverso un tortuoso ragionamento. La soluzione ai nostri pensieri può raggiungerci, improvvisa, grazie a qualcosa che ci accade, grazie a qualcuno. In queste pagine Alessandro D’Avenia racconta il suo metodo per la felicità e l’incontro decisivo che glielo ha rivelato: quello con Giacomo Leopardi.

“Con le tue parole ho trovato il volto delle tante cose invisibili che vivevano dentro la mia anima: bellezza, cuore, malinconia, eroismo, dolore, amore, vita, occhi, destino, stelle, vento, notte. Grazie, Giacomo, per avermi dato le parole per guardare nei posti giusti, negli angoli nascosti, le parole per dirmi, per conoscermi, per essere. Le parole per accettare che sono, come te, un infinito ferito”.

Chi più di lui conosce il peso dell’ingiustizia e delle fragilità? Emarginato in vita e scansato in morte, Leopardi è spesso frettolosamente liquidato come pessimista e sfortunato. Egli invece, a discapito del pensiero comune, fu un giovane uomo affamato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione dei contemporanei.

Ristobottega

Nella sua vita e nei suoi versi, D’Avenia trova folgorazioni e provocazioni, nostalgia ed energia vitale e ne trae lo spunto per rispondere ai tanti e cruciali interrogativi che da molti anni si sente rivolgere da ragazzi di ogni parte d’Italia, tutti alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere.

“So quanta vita ferita ci voglia a scrivere certe parole. Perchè so di non essere solo nella mia fragilità”.

Domande che sono poi le stesse dei personaggi leopardiani: Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l’Islandese. Domande che non hanno risposte semplici, ma che, come una bussola, se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza. E proprio questo rappresenta il libro dell’autore che ha incantato gli italiani con le sue parole, una sorta di manuale all’esistenza e al viver bene.

L’opera di D’Avenia, pur ripercorrendo la vita di uno dei poeti più importanti della letteratura italiana e dando spazio e temi caldi della nostra società, non risulta mai pesante, mai soporifero. La semplicità con cui lo scrittore espone i fatti, risulta quasi disarmante agli occhi di un attento lettore, che non può far altro che lasciarsi trasportare da questo fiume di parole.


“L’arte da imparare in questa vita non è quella di essere invincibili e perfetti, ma quella di saper essere come si è,invincibilmente fragili e imperfetti”.

9788804665793_0_0_1560_75