Dario Deidda e gli Slivovitz chiudono la primavera di “Musica & Armonia”

Chiusura col botto per la tranche primaverile

Chiusura col botto per la tranche primaverile del cartellone di “Musica & Armonia”, l’associazione guidata dal presidente Giuseppe Pugliese che, dopo la Live Clinic di Paul Gilbert a Polistena, è riuscita a portare a Cittanova due grandi nomi del firmamento jazz-rock italiano: il maestro Dario Deidda e gli Slivovitz, insieme sul palco del Cine-Teatro “Rocco Gentile” per l’unica tappa calabrese del tour di supporto a “Liver”, primo lavoro registrato interamente dal vivo e fedele testimonianza delle travolgenti performance del settetto napoletano composto da Pietro Santangelo (sassofono), Ciro Riccardi (tromba), Riccardo Villari (violino), Derek Di Perri (armonica a bocca), Marcello Giannini (chitarra), Vincenzo Lamagna (basso) e Salvatore Rainone (batteria).

Un’attitudine confermata dalla serata cittanovese, che ha messo in mostra, una volta di più, il notevole tasso tecnico e l’enciclopedismo musicale degli Slivovitz, impreziosito, per l’occasione, dal tocco di un gigante del basso elettrico come Dario Deidda, protagonista già nel pomeriggio di un’interessantissima clinic nella Biblioteca Comunale.

Degni eredi della scuola jazz-rock venata di prog napoletana, da Napoli Centrale a Osanna, gli Slivovitz, in quasi due ore di concerto, hanno ripercorso gli highlights di una carriera in continua evoluzione, dall’esordio di “Mai per comando” al recente “All You Can Eat”, passando per “Hubris” e “Bani Ahead”. Uno show energico e torrenziale, ricco di improvvisazioni e assoli dilatati, per un sound trasversale fortemente contaminato da fusion, etno, funk, world music e da certo prog di matrice crimsoniana, da “Larks’ Tongues in Aspic” a “The Power To Believe”.
Un caleidoscopio di influenze musicali evidenti sin da “Sig. M.Rapito Dal Vento”, opening di chiara impronta canterburiana introdotta da sonorità ambient che strizzano l’occhio alla fugace incursione di Brian Eno nei Camel di “Rain Dances”.

In “Egiziaca” l’attitudine prog si tinge di colori balcanici prima di lasciare il posto alla tromba in pieno stile “Bitches Brew” di Ciro Riccardi, mentre l’indiavolato funky di “Mai Per Comando”, dopo gli assoli free-form di Santangelo e Di Perri, deraglia verso territori metal nella sostenuta coda finale à la Dream Theater.
Perché ogni singolo brano, nelle mani di Slivovitz, è destinato ad assumere nuove forme e direzioni: un melting pot di suoni e suggestioni che colpisce per la naturalezza con cui attraversa territori musicali anche impervi, giungendo ad una perfetta sintesi omogenea arricchita dagli interventi di ogni singolo componente.

È il caso di “Vascello”, “Curry Wurst”, “Cleopatra Through” e, soprattutto, i brani con lo special guest Dario Deidda: “Zorn a Surriento”, omaggio a John Zorn (altro nume tutelare Slivovitz) con un lungo assolo di basso del maestro salernitano, “Mani In Faccia”, caratterizzata dal dialogo tra la chitarra di Giannini e il violino di Riccardo Villari, e, in chiusura, l’ottima cover di “Eat That Question”, capolavoro di Frank Zappa, classica ciliegina sulla torta di un live memorabile.

Chiaramente soddisfatto, al termine dell’esibizione, il presidente di “Musica & Armonia”, Giuseppe Pugliese: “Sono stati tre appuntamenti di altissima qualità in cui i ragazzi della scuola, e non solo, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con artisti di spessore internazionale come Paul Gilbert e Dario Deidda, fino ad arrivare al live degli Slivovitz, protagonisti di un concerto entusiasmante, pieno di sfumature che vanno dal jazz ai suoni balcanici, il tutto su un tappeto sonoro assolutamente rock. Un’esibizione che ha divertito il pubblico dall’inizio alla fine e che ha chiuso in bellezza un mese intenso, in attesa del prossimo evento: una masterclass jazz con Achille Succi che si terrà il 30 giugno e l’1 luglio”.

Appuntamento, dunque, a quest’estate per un altro imperdibile evento targato “Musica & Armonia”.