Dalla fantascienza alla realtà: Ronaldo è della Juve, colpo che fa bene all’Italia

di Pasquale Romano - Cristiano Ronaldo sbarca sul

di Pasquale Romano – Cristiano Ronaldo sbarca sul pianeta terra. Quello che inizialmente sembrava la classica fake news di fanta mercato da leggere sotto l’ombrellone, è diventato realtà. Con due comunicati quasi simultanei, Juventus e Real Madrid hanno ufficializzato il trasferimento di CR7 in bianconero.

Già bollato come ‘il colpo del secolo’, l’arrivo di Ronaldo a Torino manda al settimo cielo Allegri e i tifosi bianconeri, ma in realtà è un toccasana per tutto il calcio italiano.

Alle prese con un periodo storico complicatissimo, che vede il campionato italiano lontano dall’elite europea e la Juventus tristemente solitaria seduta al tavolo delle grandi, lo sbarco del marziano portoghese può rappresentare il big bang che rilancia l’italia pallonara.

La crescita graduale e costante registrata dalla società di Agnelli (poco più di dieci anni fa in serie B, otto anni fa al settimo posto e reduce da ‘colpi’ di mercato quali Martinez e Andrade) deve essere l’esempio da seguire, la via maestra per Inter, Napoli e Roma, al momento le squadre più attrezzate per interrompere l’egemonia in bianco e nero e avvicinarsi ai top club esteri.

A pochi mesi dall’incredibile e già iconico gol realizzato allo Stadium (gli applausi di tutto lo stadio la prima scintilla che ha fatto scoccare l’amore?) e dal tris consecutivo di Champions League, Ronaldo sceglie l’Italia e la Juventus per dare nuovamente sete ad una carriera fatta di una lunga sequenza di record.

Proprio la massima competizione europea, vera ossessione per dirigenti, squadra e tifosi bianconeri, è la chiave della ‘lucida follia’ portata avanti in prima persona da Andrea Agnelli.

Champions a tutti i costi. Portare a Torino l’uomo capace di spostare maggiormente gli equilibri nel rettangolo verde, nonchè vero specialista della coppa dalle grandi orecchie, è una mossa che costa tanti quattrini quanto responsabilità alla Juventus.

Ma è una scelta che sposta, alzandola, l’asticella di un sofferente calcio italiano. E’ la rivendicazione di un ruolo di primo piano, un orgoglio urlato che valica i confini del Piemonte e abbraccia tutta la penisola, proprio nei giorni che vedono in Russia i mondiali orfani dell’Italia.

‘TUTTO VERO!‘, uno dei titoli più efficaci sui giornali all’indomani del trionfo azzurro ai mondiali del 2006. Preistoria, che in qualche modo però sembra fare capolino in un caldo pomeriggio di luglio.  Il giocatore capace di segnare più gol rispetto alle gare giocate, di collezionare palloni d’Oro e Champions League, di duellare da un decennio in uno scontro tra geni del calcio con Lionel Messi, sbarca in Italia.

E’ quasi un miracolo, figlio di programmazione e azzardo in dosi uguali. Al netto di sfottò e fazioni che da sempre animano le diverse appartenenze, è un trasferimento che fa bene a tutti e che (anche se potrebbe apparire folle) dovrebbe far sorridere anche i tifosi nerazzurri, partenopei e rossoneri. Benvenuto CR7, facci nuovamente sognare e aiutaci a tornare grandi.