Dalla Calabria alla Juventus femminile: il sogno di Michela Franco

"Sono una combattente, non mollo mai". In questa d

“Sono una combattente, non mollo mai”. In questa descrizione che Michela Franco fa di sè stessa, probabilmente si tradiscono le origini calabresi. Difensore classe ’92, nonostante la giovane età Michela ha già una discreta carriera alle spalle, le sue qualità l’hanno portata a Torino a far parte del club bianconero.

“Cosa significa vestire la maglia della Juventus? Un’emozione talmente grande che è difficile da descrivere. Sono incredibilmente contenta di indossare la maglia della Juventus: ho scelto il numero 6, che già avevo vestito in altre squadre, e che qui ha un valore ancora più speciale considerato che era il numero di Gaetano Scirea “, ha raccontato Michela ai microfoni di JTV.

Il papà Piero è un emigrante calabrese di Magisano, piccolo comune in provincia di Catanzaro, la mamma Anna Mascolo, è una napoletana di Gragnano. In Calabria Michela è tornata spesso per trascorrere le vacanze estive, precisamente a Sellia Marina.

A 25 anni il curriculum è già importante: più di 200 le partite giocate in serie A, con Torino e Cuneo le esperienze più lunghe prima del passaggio alla Juventus, mai semplice per chi ha vestito in precedenza il granata. Anche l’Italia nel percorso di Michela: con la nazionale Azzurra infatti ha partecipato agli Europei Under 19 nel 2010 e nel 2011 e ai Mondiali Under 20 nel 2012.

“Già alle visite mediche ho provato qualcosa di molto forte: arrivavo da squadre in cui questa struttura e questa visibilità non esistavano, e l’impatto è stato davvero importante. In qualunque stadio in cui scendiamo in campo» – spiega la Franco – troviamo tantissimo tifosi. La Juventus ha dato una grande visibilità al calcio femminile, e spero che ora anche altro società possano farsi avanti e credere in questo sport”.

Ottimi i risultati raccolti dalla Juventus femminile, dopo i primi mesi di attività il club bianconero guida la classifica del campionato di serie A. Michela fa un primo bilancio generale e personale:  “Sono una ragazza grintosa, abituata a non mollare mai e dare sempre il massimo. Lavorare con un coach come Rita Guarino, così attenta al dettaglio, mi aiuta tantissimo. In campo, ci chiede sempre massima concentrazione, oltre che attenzione per la giocata semplice, per far ripartire l’azione da dietro”.

 

Michela Franco_501x752