“Cultura e Impegno civile”, incontro alla Pinacoteca Civica

Organizzato dal Club Ausonia Helios Magazine, Cent

Organizzato dal Club Ausonia Helios Magazine, Centro di Studi sociali di Reggio Calabria, venerdì 15 giugno, alle ore 16:30, con il patrocinio del “Conscom” Registro nazionale dei Sociologi e Consulenti della Comunicazione, si terrà, nella saletta della Pinacoteca Civica in C.so Garibaldi, angolo via Osanna, 6 a Reggio Calabria, un incontro dibattito sul tema “Cultura e Impegno civile”.

Introdurrà e modererà i lavori il giornalista Giorgio Neri, Direttore responsabile della rivista “Helios Magazine”. Relazionerà  Pino Rotta, Sociologo, sul tema “Tra cultura e impegno civile”.  Sono previsti gli interventi di Vincenzo Nato, avvocato, e del M° Alessandro Bagnato, musicista e compositore. Porteranno i saluti istituzionali, il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e l’assessore comunale alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò.

Non un invito alla presenza, ma un appello alla partecipazione. Questo il senso dell’incontro aperto alla cittadinanza, per un nuovo protagonismo civile all’interno della comunità reggina, che sia di stimolo, di proposta all’Amministrazione.

Ed al di là di questo, un’azione di difesa delle città, del suo ruolo, della sua storia, delle sue potenzialità, dei suoi presìdi istituzionali ed  infrastrutturali, a cominciare dall’Aeroporto dello Stretto, i cui nemici, stanno fuori e dentro la città.

Chiediamo che competenze, professionalità, l’esperienza personale di moltissimi cittadini non vadano disperse in una città come Reggio Calabria, ma diventino lo ‘scudo’ con il quale, tutti assieme, fronteggiare attacchi, falsità, pseudo emergenze, e quel che è peggio il diffuso pessimismo autolesionista che non fa altro che scoraggiare qualsiasi ambizione di crescita, di sviluppo e di rinascita di questa città.

Forse tutto questo non basterà ancora. Ma vogliamo che diventi la base di partenza di un processo di risveglio civile, di nuova cittadinanza, votata al positivismo, proiettata nel futuro, nel domani, non nostro, ma di quello dei nostri figli, ai quali abbiamo di dovere di consegnare una città migliore, più accogliente, semplicemente più normale. Perché anche la ‘normalità’ non rimanga sempre la chimera irraggiungibile a cui sempre aspiriamo.-