Cuccarini e Ingrassia a Catona Teatro

di Anna Biasi - Quanto pesano le parole non dette?

di Anna Biasi – Quanto pesano le parole non dette? Non mi hai più detto ….ti amo!, la commedia ironica messa in scena dall’affiatata coppia Cuccarini-Ingrassia (Serena-Giulio) ha una trama che funziona benissimo, in cui la relazione di genitori, figli ed un paziente, s’intreccia alla perfezione a ritmo incalzante.

È la storia di una madre sempre presente che non fa mancare nulla ai figli e di un padre ligio al dovere di medico, che non si sottrae mai alla sua professione, rispondendo costantemente al telefono al suo fedele paziente Stefano Morosini. È un ritratto di famiglia al passo con in tempi moderni (ed i riferimenti alla serie Tv Walking dead lo dimostrano) in cui tutti hanno gli occhi puntati sul cellulare e si comunica solo tramite messaggio audio dell’applicazione Whatsapp, inviando e avvertendo di ogni spostamento attraverso un “whatsappino”.

Gabriele Pignotta, che ha scritto e diretto la storia, sembra voler porre l’accento sul fatto che a volte è più semplice non dimostrare, che mostrare i sentimenti. Graziosa anche la scelta della musica con “banane e lampone” di Gianni Morandi, “if you leave me now” di Chicago, “I was made for lovin’ you” di Kiss e “più tempo” di Giovanni Caccamo. L’allestimento per il quinto spettacolo di Catona Teatro è di altissimo livello, mettendo in risalto, con i repentini cambi di scena e di abiti, per l’appunto, la freneticata vita e la difficoltà dei rapporti e dei ruoli.

La famiglia è tutto ciò che conta e per dare spazio al dialogo la madre Serena (Lorella Cuccarini) ritira ogni sera a tavola i cellulari in una ciotola da cucina. Pignotta rivela scene di vita quotidiana frenetica che fanno ridere ma anche riflettere tanto; racconta una vicenda che inizia con un certo equilibro, in cui il figlio Matteo possiede i cromosomi migliori: è il figlio perfetto e gli esami all’Università li supera brillantemente. La figlia Tiziana, detta Titti, invece, è la solita pigrona che non ha voglia di uscire e di socializzare e che gli esami all’Ateneo non riesce neanche a sostenerli. Quando, però, un imprevedibile incidente di percorso nella loro famiglia farà vacillare tutte le certezze, i ruoli familiari si invertiranno: Serena non sarà più la moglie insuperabile, Titti diventerà la figlia perfetta 2017, tutto andrà in frantumi, e le uscite, il “vivere” e il godersi a pieno la vita diventeranno più importanti di tutto il resto e la fuga dalla routine sarà l’unica soluzione per evadere dai problemi… perché solo chi non tiene conto dell’imprevedibile e non dubita è uno sciocco.

Una commedia che rappresenta la vita che deride il paziente ipocondriaco ma che sottolinea come tutti noi da un momento all’altro potremmo esser dall’altra parte, nel ruolo del degente disteso su quello stesso lettino. Un cast meravigliosamente vero con genitori eccezionali del calibro della ballerina, cantante, attrice, showgirl, conduttrice radiofonica e televisiva Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia, attore figlio d’arte dell’espressivo e straordinario Ciccio Ingrassia, i quali concorrono ancora insieme dopo vent’anni di Grease. E dopo una lunga selezione di oltre 500 provini, i ruoli dei due ragazzi vengono affidati a Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti, che interpretano in maniera eccelsa i figli della coppia ed il loro cambiamento.

Come accennato, le scene mutano incessantemente e mentre la famiglia sostituisce circa 18 volte gli abiti in scena, l’unico che rimane vestito identico è il paziente Morosini (il bravissimo performer Fabrizio Corucci), come uguali sono sempre le sue problematiche e le ripetizioni di frasi… “vede Dottore, quando ero piccolo, praticamente, mia madre la vedevo si e no un’ora al giorno, capisce Dottore? Stavo sempre con mia nonna ed oggi che sono un uomo adulto, porto ancora dentro quella solitudine…”

Ma tutto può tornare come prima? I figli desiderano solo questo ed il sostegno vicendevole è basilare per sentirsi considerati.  Sulla rassegnazione conclusiva ciò che si desidera è solo la felicità dei genitori, e si apprezza molto di più il tempo trascorso insieme.

Pignotta sul finale fa intendere che Giulio e Serena stanno per lasciarsi e che niente più è inevitabile. Rimettere in piedi la vita privata non è per nulla facile, e Giulio vorrà confessare a tutti i costi ai figli con chi ha trascorso l’ultimo periodo al telefono, a whatsappare ed uscire. È una donna bellissima ed intelligente: la nuova conquista del padre è proprio Serena, la donna a cui non aveva più detto …ti amo!

Foto di Antonio Sollazzo

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