Il Csi con Save The Children contro la povertà educativa

Contro le povertà educative anche il Csi di Reggi

Contro le povertà educative anche il Csi di Reggio Calabria scende in campo. Lo fa insieme a Save the Children per “spalancare” le porte degli impianti sportivi a tutti i ragazzi calabresi, a quelli – per intenderci – che secondo gli ultimi dati sviluppati (proprio da Save the Children) ben otto su dieci «non hanno possibilità di fare sport e vivere attività ricreative».

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Dalla teoria alla pratica – in occasione della Settimana contro la povertà educativa – il Csi reggino ha lanciato l’iniziativa “Lo Sport va in Rete”. Una vera e propria «agenda educativa» che ha previsto l’attività gratuita con gli impianti sportivi, i palazzetti e le palestre, che hanno aderito (consultabili sul sito www.csireggiocalabria.it) alla iniziativa, trasformati – per questa occasione – in luoghi educativi dello sport per tutti.

«Occorre investire in strutture sportive, luoghi d’aggregazione, società sportive e spazi culturali, trasformandoli in “avamposti educativi” – ha detto Paolo Cicciù, presidente del Csi Reggio Calabria – Le agenzie educative devono mettere da parte egoismi e personalismi per fare squadra mettendoci passione, fantasia, coraggio e ostinazione. Insieme per costruire il bene comune. Vivere la rete, il gruppo come lo “spogliatoio” da dove dar voce, gambe e cuore ad una proposta sociale ed educativa alternativa al vuoto di legalità e di educazione che abbiamo di fronte».

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L’idea di fondo che ha mosso l’iniziativa “Lo Sport va in Rete”, che si spera possa diventare nei prossimi mesi un progetto educativo e sociale continuativo nel territorio di Reggio Calabria, è quella di garantire a tutti il diritto allo sport. Un diritto che ne racchiude molti altri: dalla salvaguardia della salute all’uso creativo del tempo libero,come canale di comunicazione alternativo alla solitudine in cui tanti ragazzi sono costretti a vivere.

«Si potrà anche essere dei splendidi solisti ma, da soli, si perde. Purtroppo a perdere – prosegue Cicciù – saranno i tanti ragazzi del nostro fragile, se pur bello, territorio. Nei prossimi giorni invierò una lettera aperta al Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria per lanciare la proposta che prende spunto dal nostro progetto. “Spazi aperti – Sport educativo per tutti”. Da Reggio deve partire la prima agenda sociale dello sport». I dati di Save The Children , insieme agli ultimi episodi che legano la fragilità del mondo giovanile al nostro martoriato territorio – per il Csi – sono il monito per indurre la comunità educante a rimettere in gioco la propria corresponsabilità. Fare rete per provare a vincere la partita più difficile: educare alla bellezza e alla libertà.
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