Giovedì 23 Novembre alle ore 22:30 la band Stefano Scrivano 5tet eseguirà un repertorio che toccherà l’area swing con tutte le atmosfere degli anni ’30 per il quarto appuntamento della Rassegna “JAZZ TIME” al Jazz Club Room 21 di Soverato.
Gli anni ’30 segnano l´inizio della diffusione dello swing come genere definitivo del jazz e sono sinonimo per l´era delle numerose Big Band. Musicisti giovani con nuove idee conquistano il campo musicale: Count Basie diventa regno di Kansas City e Duke Ellington fa il suo ingresso nel famoso Cotton Club di NY. Le orchestre di questi due maestri con il loro stile contrapposto faranno ancora da guida per lo sviluppo del jazz fino agli anni ‘40. Tra i protagonisti del genere swing sono da nominare Benny Goodman, Glenn Miller, Woody Herman e Artie Shaw.
Stefano Scrivano 5tet, la band che sarà ospite del Jazz Club Room 21 di Soverato, è certamente una delle band più affermate e conosciute del panorama calabrese e si caratterizza per uno stile unico, sotto molteplici aspetti: dall’abbigliamento alle canzoni, dalla mentalità agli arrangiamenti…tutto rigorosamente swing.
Il gruppo ripropone brani del repertorio musicale che va dagli anni ’20 ai giorni nostri. Una chiave swing, uno stile swing ed un repertorio, variegato e frizzante, che spazia dallo swing tradizionale ai ritmi latini fino alla tradizione della musica degli italiani in America toccando boogie-woogie, rock’n’roll e jive, non tralasciando la musica italiana, sapientemente arrangiata nel loro stile. Una band composta da validi e affermati musicisti di notevole esperienza che sostengono la voce, meravigliosa, incisiva e coinvolgente, del frontman Stefano Scrivano. La formazione attuale si compone di cinque elementi: Stefano Scrivano alla voce, Walter Giorno alla batteria, Ettore Malizia al basso elettrico, Giovanni Brunetti al pianoforte e Joe Di Nardo alla chitarra.
L’ingresso al concerto è gratuito, è gradita la prenotazione.
La rassegna “Jazz Time” proseguirà il 30 Novembre presso il Jazz Club Room 21 con Russo – Viscardi Gypsy Project.