Confindustria, Nucera a TGCom24: "La mafia della penna ci penalizza maggiormente"

«Noi parliamo della Calabria come di una terra di

«Noi parliamo della Calabria come di una terra di mafia e di ‘ndrangheta, ma della mafia della penna, della burocrazia pochi ne parlano ed è quella che ci penalizza maggiormente». Lo ha dichiarato Giuseppe Nucera, Presidente di Confindustria Reggio Calabria, intervenuto durante il programma “Fatti e Misfatti – I Fuorilegge” condotto da Paolo Liguori e in onda sul TgCom24 (https://www.tgcom24.mediaset.it/2018/video/martedi-4-dicembre-12-30_3092912.shtml).

«Da un’indagine fatta da Confindustria nella città metropolitana di Reggio Calabria abbiamo un miliardo e 360 milioni di opere pubbliche finanziate che sono ferme perché il burocrate e i responsabili dei vari uffici invece di assumere le decisioni buttano la palla fuori chiedendo pareri a destra e a manca. Che cos’è questa? Come la chiamate voi, negligenza? Oppure mancanza di rispetto o incapacità di una classe di burocrati di assumere le loro responsabilità? Non è una mafia del colletto bianco questa? Mafia non è solo chiedere il pizzo o la tangente, è anche quando non c’è la volontà e il coraggio di assumere e prendere decisioni e firmare gli atti dovuti. Questo per noi è anche un grave pregiudizio per lo sviluppo della nostra Regione – continua Nucera, che conclude – mafia e ‘ndrangheta oggi vengono colpite con determinazione dallo Stato, dalle forze di polizia e dalla magistratura. Cosa che invece non si fa con la burocrazia, il male più grande che dobbiamo curare nel nostro Paese e in Calabria, dove c’è maggiormente bisogno di azione e di intervento contro la burocrazia».