Città Metropolitana, Mauro: ‘S. Agata e Granillo, scenari futuri. I rapporti con la Reggina…’

di Michele Favano - La calda estate amaranto è in

di Michele Favano – La calda estate amaranto è iniziata. Il DS Taibi prosegue il suo lavoro di costruzione della squadra, mentre la società è impegnata su più fronti. C’è una documentazione da preparare per l’iscrizione al prossimo campionato, una campagna abbonamenti pronta per essere presentata, una sede per il ritiro da scegliere e la solita questione S. Agata da risolvere.

Immediatamente dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle offerte riguardo il bando del S. Agata abbiamo sentito uno dei curatori del fallimento Reggina Calcio Fabrizio Condemi il quale ci ha esposto gli eventuali scenari futuri per l’assegnazione del centro sportivo, questa mattina è stato interpellato il dirigente della società amaranto Giuseppe Praticò e nella stessa giornata siamo andati  trovare il vicesindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro:

“Il dato riguardante la mancata presentazione delle offerte, a mio avviso dipende molto dalla realtà in cui viviamo. L’esborso economico era importante, Reggio Calabria è una città che attualmente non vede nel fattore imprenditoriale l’anello principale della sua catena e probabilmente i curatori questo lo avevano anche messo in preventivo.

Mi preme comunque chiarire il perché di questo bando congiunto tra la curatela della Reggina Calcio e la Città Metropolitana. Noi ci siamo trovati al momento del nostro insediamento con parte del S. Agata sotto sequestro. La volontà di fare il bando insieme, doveva dare la possibilità agli eventuali soggetti interessati, di poter andare oltre quella che è la concessione al momento in mano ai curatori che ha come data di scadenza il 2020, quindi arrivare fino al 2026 ed eventualmente poterla prorogare ulteriormente, quindi rendere l’investimento sostenibile.

Abbiamo dato incarico ai nostri settori tecnici ed ai dirigenti di effettuare quei calcoli che poi hanno fatto maturare la cifra di euro 105mila all’anno di fitto, il minimo che si potesse ottenere, a partire dal primo gennaio del 2021, data in cui il S. Agata torna nella nostra disponibilità.

Perché il vecchio canone era molto più basso? Semplicemente perché era stato stipulato nel momento in cui quella zona era terreno incolto, oggi ha una foresteria, campi regolamentari in erba naturale e sintetica e strutture come la sede.

dimensionamento scolastico Marino Mauro

Ci confrontiamo ripetutamente con i curatori. L’interesse primario nostro è quello che questa splendida struttura non perda di valore, quindi riteniamo debba continuare ad essere vissuta per evitare quanto successo ad altre strutture soggette ripetutamente ad atti vandalici.

Ma al momento, come detto, le decisioni spettano alla curatela, l’ideale sarebbe riuscire a rinnovare il fitto alla Reggina ancora per una stagione, noi vogliamo sicuramente che il bene venga tutelato, lo ripeto”.

La Reggina sostiene che essendo la prima squadra calcistica della città è giusto che le istituzioni la mettano nelle condizioni di avere un campo per potersi allenare.

“Che la Reggina sia la prima realtà calcistica della città è una cosa assodata, come il fatto che tutti ne siamo tifosi. Il sottoscritto è cresciuto calcisticamente all’interno del S. Agata, ma viviamo in uno stato di diritto e chi rappresenta le istituzioni deve seguire e rispettare determinate normative, tutti i beni appartenenti ad una pubblica amministrazione, per essere assegnati devono passare da un bando, da una manifestazione di interesse.

Noi vogliamo che la Reggina abbia un campo di allenamento, ci mancherebbe. Ripeto, una eventuale decisione da parte della curatela di rinnovare il fitto, avrebbe il nostro pieno appoggio”.

La Reggina ha dichiarato che sarà vigile in questi tre mesi riguardo la manutenzione del Granillo, con la speranza che soprattutto il manto erboso non si presenti in condizioni pessime per l’inizio della prossima stagione.

“Il Granillo ha bisogno di una opera di restyling, non solo per quello che concerne il manto erboso ma per esempio anche di una serie di interventi nelle zone riservate ai bagni. Le partite le guardiamo anche noi e non siamo affatto contenti nel vedere quel rettangolo di gioco in quelle condizioni. Ritengo allo stesso tempo che per rendere lo spettacolo gradevole a chi gioca ed a chi va ad assistere alle partite, è importante lavorarci insieme, noi e la Reggina. Siamo i primi a voler dare una bella immagine all’esterno della nostra città”.

Dal di fuori si ha l’impressione che tra la Reggina e l’Amministrazione Comunale i rapporti non siano idilliaci.

“Il sindaco Giuseppe Falcomatà, il delegato allo sport Giovanni Latella ed il sottoscritto, riteniamo di avere rapporti cordiali con la società Reggina. C’è da dire che dalle nostre parti si vive molto di leggende metropolitane, la verità è che tutti abbiamo lo stesso interesse, in questo caso specifico che la società calcistica più importante della nostra città possa allenarsi e giocare in strutture adeguate”.

Chiudiamo con il bando per la gestione dell’Oreste Granillo.

“Il collega Giovanni Latella in questo senso ne sa più di me, è un percorso che sta seguendo in prima persona. Ritengo che quanto è stato detto qualche mese addietro si possa verificare e cioè un bando prima che inizi la nuova stagione e quindi dare anche alla Reggina la possibilità di parteciparvi”.