Chi ricorda più ‘Loro’?

di Enzo Bollani - In questi giorni, nella città


di Enzo Bollani – In questi giorni, nella città del Chilometro più bello d’Italia, arriva un’ex camicia verde, precedentemente nota per voler spaccare l’Italia e, soprattutto, per determinate invettive nei confronti di chiunque vivesse da Roma in giù.

In alcuni casi, dal Po in giù.

Ma non è di politica che ci interessiamo, e nemmeno della strada fatta dalla verde camicia, un tempo addirittura rossa, soprattutto perché il bello è che la Politica non c’è.

In un clima di antipolitica generale, e di nostalgie latenti ma non troppo, ci si scaglia facilmente sul passato prossimo.
Ecco, dunque, spuntare un’accoppiata avvincente, ma non troppo vincente: Loro e Loro 2.
Avrei voluto vedere anche Loro 3, se non altro per riecheggiare i fasti del triangolo di Renato Zero, o di Pensiero Stupendo, ma rimane solo l’incredibile stucchevolezza di un monumento cinematografico stanco come Berlusconi, se non di più.

Solo che Berlusconi lo perdoni, perché ormai tutti è in prescrizione e ha superato anche gli 80 anni, oltre al fatto che ci siano stati persino politici peggiori.
Ma un altro film su di lui, no.
Non si può accettare, al punto che oggi, a pochissimi mesi dalla programmazione nei nazionali cinematografi, nessuno si ricorda più di Loro, e soltanto i maniaci di una certa sinistra bisognosa di appigli si è spinta fino al secondo capitolo.

A cosa serviva, un altro film su Berlusconi?
Perché mai?
Non si è già detto tutto?

Non bastava “Il Caimano”, pur datato 2006?
Con Nanni Moretti c’è ironia, divertimento, classe.
Con Sorrentino, maniera e finta lotta di classe.
Tipica di una sinistra più spaccata di quanto non lo sia l’Italia, in cui forse solo il bersaglio delle copertine trash di certe riviste che dovrebbero occuparsi di Musica, esce vincitore.

Sicuramente, tra Loro e Loro 2, ci si è parlati un po’ troppo allo specchio.
Fortunatamente, la nostra città sta sfornando ottimi attori, lontani dalle facili immatricolazioni e dalle trappole della politica. Che non c’è.