'Cena della Legalità', lo chef reggino Filippo Cogliando alla 'Food&Book'

Nell’ambito della manifestazione Food&Book,

Nell’ambito della manifestazione Food&Book, sabato 14 ottobre presso il Grand Hotel Croce di Malta, si è svolta la Cena della Legalità, format oramai consolidato dallo Chef calabrese Filippo Cogliandro che della propria arte culinaria ha creato un pretesto per parlare della “sua” terra connessa alla legalità.

L’occasione è stata propizia per “ gustare un territorio” e conoscerlo attraverso i prodotti, i sapori, i profumi ed i colori: nel rispetto delle sue origini e della passione di quello che oramai per Cogliandro è diventato un “rito” tout court, lo chef ha preparato  a vista, per i convenuti, un menu a base di Tortino di Patate Aspromontane, Carpaccio di Polipo e fonduta di Caciocavallo, Gamberi croccanti al Mais su duchessa all’Origano, Paccheri Vongole veraci, riccioli di gamberi e Pomodorini, Barchetta di Spigola al Pistacchio, Misticanza e Datterino, Profiteroles alla crema di Bergamotto di Reggio Calabria.

Come è noto, nei piatti di Filippo Cogliandro si ritrova tutto il gusto del territorio, che inizia dalle filierie “pulite” dell’agroalimentare, selezionando aziende virtuose a km O, i presidi Slow Food, le aziende che fanno capo a Goel Bio, cooperativa sociale agricola che raccoglie i produttori calabresi che si oppongono alla ‘ndrangheta.

E anche per questa occasione sono state scelte materie prime e “legali” che continuano a supportare l’idealistico (e oramai concreto) progetto di Cogliandro, il quale ha già ottenuto significativi riconoscimenti tra cui il premio Paolo Borsellino 2016, contrastando – con la sua azione civile e sociale rivolta prevalentemente agli studenti – la ‘ndrangheta, dopo le numerose minacce subite.