A CatonaTeatro 'Pensaci Giacomino', commedia con Enrico Guarneri

Estate ricca di appuntamenti a Catona Teatro, dive

Estate ricca di appuntamenti a Catona Teatro, diverse le rappresentazioni teatrali che hanno incontrato il pieno favore del pubblico. Il prossimo appuntamento è fissato per il 16 agosto, alle 21.15, con la commedia ‘Pensaci Giacomino!’ di Luigi Pirandello, per la regia di Guglielmo Ferro.

Protagonista Enrico Guarneri, Vincenzo Volo, Ileana Rigano, Rossana Bonafede, Nadia De Luca, Emanuele Puglia, Giovanni Arezzo, Mirella Petralia, e Mario Opinato gli altri attori.

Commedia il cui protagonista Agostino Toti, professore settantenne, affronta coraggiosamente il conflitto tra il suo autentico senso d’umanità e le regole di una società mediocre e ipocrita che egli trasgredisce accettando di risultare a tutti stravagante. Egli decide di sposare la giovane Lillina solo allo scopo di lasciarle la pensione dello Stato e il suo patrimonio. Lillina è incinta di Giacomino, suo fidanzato, ed è stata cacciata di casa perché sorpresa in intimo colloquio con lui. Il matrimonio col vecchio professore è per lei una vera salvezza, sarà un matrimonio convenzionale, vivrà con lui come una figlia e potrà continuare a incontrarsi con Giacomino, ma contrastato da Rosaria, sorella del professore.

“Pensaci, Giacomino!” rappresenta per me – afferma il regista Guglielmo Ferro – uno dei lavori in cui Pirandello riesce, restando immune da facili moralismi, a dar corpo con più intensità a una critica profonda e assolutamente lontana da tentazioni qualunquistiche di quelle convenzioni sociali, di quell’ipocrisia, di quelle maschere con le quali la gente comune traveste la propria assenza di principi etici.

Toti non appare come un vinto, né una figura triste o malinconica, di vecchio ingrigito dai propri pensieri. È anzi l’unico che esce vincitore in una guerra dalla quale tutti escono sconfitti; il più intelligente, in fondo, quello che sente di poter scegliere, di essere padrone della propria vita, delle proprie certezze, dei propri errori, pronto a pagare, a sentire tutto sulla pelle con coraggio. Non è il candore senile a impegnare il personaggio, ma l’acutezza mentale, il profondo rigore etico, la coerenza tagliente, quello che infastidisce; perché fa pensare, perché mette di fronte ognuno di noi alla nostra ridicola apparenza di fantocci impegnati in rituali spogli di ogni significato, decisi da qualcun’altro e accettati per comodità.