Cataforio immenso, a un "palo" dalle Final Eight

Asd Cataforio-Real Rogit 5-6 dcr (3-3) Marcator

Asd Cataforio-Real Rogit 5-6 dcr (3-3)

Marcatori: 8’27”st Orofino (R), 10’38”, 19’15” t.l. 19’51”st Atkinson (C), 11’38”st Iozzino, (R), 15’27”st Egea (R).

Sequenza rigori: Egea (R) gol, Atkinson (C) gol, Iozzino (R) gol, Cilione (C) gol, Menini (R) gol, Jener (C) palo.

Asd Cataforio: Parisi, Scopelliti, Jener, Laganà, Cilione, Atkinson, Giriolo, Modafferi, Errigo, Ienari, Labate, Cacurri. All. Praticò-Quattrone.

Real Rogit: Soso, Cividini, Orofino, Menini, Egea, Iozzino, Cofone, Major, Arcidiacone, Milito, Rizzo, Bracci. All. Tuoto.

Note: Ammoniti: Cilione (C), Giriolo (C), Menini (R), Egea (R), Major (R).

Arbitri: Impedovo di Bari e Buzzacchino di Taranto. Crono: Turiano di Reggio Calabria.

Abbandonare una competizione, ed un traguardo storico, senza avere perso sul campo, ma solo alla lotteria dei calci di rigore, fa davvero male. Il miglior Cataforio della sua storia esce di scena a testa altissima, mettendo ancora una volta sul parquet, cuore, anima, tattica, tecnica, voglia e determinazione. Il destino, beffardo, ha deciso per un epilogo immeritato, quello più amaro, quello che sognandolo di notte, assumerebbe i lineamenti del peggior incubo.

Cataforio che si presenta all’appuntamento con la storia sospinto da un pubblico immenso che, finalmente, ha riempito in ogni angolo la gradinata del “PalaMazzetto”, ma contemporaneamente deve rinunciare ad uno dei suoi uomini simbolo, Aldo Durante, squalificato. C’è però Atkinson, seppure non in quintetto base, ormai quasi del tutto recuperato dopo gli ottimi segnali visti a Catania. Passando alla cronaca, l’interpretazione dei locali rasenta la perfezione. Non un solo centimetro di campo concesso al quotato Real Rogit che ha nel portiere Soso il proprio migliore in campo. Jener viene fermato in uscita dal connazionale brasiliano, mentre la girata di testa di Girolo fa la “barba” al palo. Major dall’altra parte non inquadra lo specchio. Atkinson ritrova il parquet amico dopo due mesi e trova anche immediatamente la traversa sugli sviluppi del corner battuto da Scopelliti mentre poco dopo è Soso che gli nega la gioia del gol. Subito incisivo il pivot dei reggini che ci riprova dalla lunga distanza ma è ancora il palo a frapporsi con Soso battuto. Grifoni che meriterebbero il vantaggio, nonostante gli squilli di Arcidiacone e Cividini che trovano un super-Parisi. A 1’57” dalla fine il “giallo” che forse avrebbe potuto cambiare l’inerzia del match. Atkinson pesca in area con un rasoterra Jener il quale tocca in scivolata tra un groviglio di gambe. La sfera supera nettamente la linea di porta ma non è dello stesso avviso l’arbitro, con Soso che fa sua la palla e fa ripartire l’azione dei suoi come se niente fosse, nonostante le proteste bianconere.

Con la rabbia per l’episodio negativo, il Cataforio riprende con ottimo piglio anche i secondi 20′. In contropiede Atkinson smarca Scopelliti ma Soso fa scudo; poi ancora Atkinson si vede deviare con la mano il suo tiro da un difensore (ci poteva stare il calcio di rigore) prima di un nuovo tentativo che trova ancora una volta Soso attentissimo. Jener, qualche istante dopo, da due passi alza con il ginocchio sopra la traversa. Rogit che ci prova attaccando con il suo portiere, ma la difesa a zona del Cataforio è impeccabile. Parisi tira fuori dal cilindro un’altra risposta super sul piazzato di Major, prima che Orofino sblocchi, con un guizzo. A 11’33” dalla fine ospiti in vantaggio ma locali che non demordono e trovano, con un’altra giocata improvvisa, il punto del pareggio. Stavolta Soso non può nulla sull’angolatissimo (e difficilissimo) destro di Atkinson. Ma il Rogit, sornione, resta sul pezzo e con Iozzino, da due passi, si rimette avanti nel parziale. Tutto da rifare per l’Asd che si salva nuovamente con Parisi, prima di colpire un nuovo palo con Atkinson. Da una rimessa laterale Egea trova la giusta traiettoria e porta i suoi sul massimo vantaggio. Punteggio ora di 1-3 a 4’33” dalla fine seppure i silani, da un paio di minuti, avevano già raggiunto il bonus falli. E allora mister Praticò sceglie  di inserire Atkinson come portiere di movimento. Arcidiacone coglie il palo, rischiando il poker. Si arriva così agli ultimi 45 secondi e neppure Alfred Hitchcock avrebbe saputo scrivere di meglio, in un finale thriller ben oltre i limiti del possibile e dell’immaginabile. Tiro libero per il Cataforio, in posizione più ravvicinata, al limite dell’area, rispetto al dischetto. Atkinson non sbaglia. E’ tardi ormai? Assolutamente no, perché ancora l’ex Cadi Reggio si inventa, col suo solito movimento spalle alla porta, il gol del tripudio, il gol del 3-3 a 9” dalla fine, che manda la disputa ai supplementari.

Nel primo tempo dell’overtime è il Rogit che parte meglio, con il Cataforio, complici le grandi energie fisiche spese, che attende. Egea manda sulla traversa, Parisi di piede si oppone a Cividini. Jener invece trova un grande Soso che si distende sulla sua sinistra, togliendo la sfera dall’angolo basso, mentre Cilione non inquadra di poco con un destro potente. Altro gol annullato, stavolta a Modafferi, perché l’arbitro aveva già fermato il gioco assegnando un calcio d’angolo ai bianconeri, con Atkinson che aveva trovato l’assist vincente. Si parla probabilmente di millimetri. Cilione coglie anche lui il palo, mentre Atkinson “cicca” da ottima posizione. A 21” secondi dal termine capitan Cilione porta a casa un fallo preziosissimo che manda nuovamente al tiro libero Atkinson. Stavolta Soso è bravo a leggere le intenzioni del numero 9 locale ed a sventare la minaccia, nel match-ball capitato suoi piedi del migliore in campo. Nel secondo supplementare Menini esalta per due volte i riflessi di uno statuario Parisi e coglie anche un montante. Parisi si ripeterà anche su Soso poco dopo, mentre a 42” secondi Atkinson manda sul fondo.

Si arriva così ai calci di rigore, iniziati dal Rogit. Ad Egea e Iozzino rispondono Atkinson e Cilione. Il gol di Menini risulterà decisivo perché Jener troverà soltanto uno sfortunatissimo palo interno, con la palla che, beffarda, si allontana dalla linea, portando via con sé i sogni di una città intera che è arrivata ad un niente dal coronare un traguardo storico e mai raggiunto da nessuno. Quelle Final Eight della Coppa Italia di categoria che, fondamentalmente, avrebbe anche meritato. Applausi a scena aperta per i vincitori e per i vinti, in una gara emozionante dal primo all’ultimo secondo.

Difficile trovare le parole a fine gara per il mister Pasquale Praticò: “Non posso dire nulla ai ragazzi, ma solo fare loro i complimenti per la grande prestazione fatta. Giocarci una finale come questa ai calci di rigore contro una squadra attrezzata per vincere il campionato è un vero motivo di orgoglio. Abbiamo lavorato tantissimo in settimana, preparando tutto nei minimi dettagli anche facendo fronte all’assenza del nostro Aldo Durante, uno dei migliori uomini che abbiamo nel nostro roster. Adesso dobbiamo metabolizzare questa delusione e cercare di andare avanti. Lunedì, come è giusto che sia, prepareremo il prossimo impegno di campionato. Il pubblico? Anche questo ci da forza. Abbiamo rivisto il palazzetto pieno, avvertito il boato del nostro sesto uomo. Speriamo di rivederlo sempre come oggi”.