Campo CONI, la storia infinita. Federazioni, Enti ed associazioni: "Perchè non si procede?" - VIDEO

di Vincenzo Comi - Un’eterna vicenda. Come tante

di Vincenzo Comi – Un’eterna vicenda. Come tante nella nostra città. Solo che questa forse fa più male delle altre. Perché coinvolge l’intera città, e si trascina da oltre 20 anni. Parliamo del Campo Coni “A.Penna” di Modena, la pista di atletica leggera, ormai vessata da chi invece dovrebbe tutelarla e porre fine ad una situazione che ha del comico.

Nel pomeriggio di ieri, si è tenuto l’incontro ‘Campo CONI: punto e basta!”, sottotitolo della manifestazione, a proposito di ironia, una delle celebri frasi di Totò, “ogni limite ha una pazienza”.

In effetti non resta che ridere a fronte di una storia che ha dell’incredibile. C’erano tutti (o quasi) i massimi rappresentanti dello sport reggino. Attorno a loro ruotavano, corridori, atleti e sportivi ormai scoraggiati, alcuni persino increduli della presenza delle istituzioni all’interno del Campo CONI.

L’incontro, organizzato da Nuccio Barillà, all’interno degli eventi legati alla Corrireggio del 25 aprile, ha coinvolto Giovanni Latella, delegato allo sport del Comune di Reggio Calabria, Giovanni Nucera, delegato allo sport della Regione CalabriaDemetrio Marino, delegato allo sport della Città Metropolitana, Ignazio Vita, presidente regionale della Fidal, Antonino Scagliola, presidente CIP comitato paraolimpico Calabria, Luigi Gangemi, presidente provinciale della Fidal oltre che atleti, rappresentanti di Società ed Enti di promozione sportiva, tecnici e cittadini.

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C’è tanta gente che ormai non frequenta più il campo Coni – dichiara Nuccio BarillàAvvengono furti, niente è controllato e gli spogliatoi sono inagibili. Ci hanno chiesto di mettere un po’ d’ordine in questa storia infinita. Nel 2014, quando i NAS chiusero la struttura, partecipammo ad una manifestazione promossa da un comitato cittadino e ci sembrava potesse essere l’ultimo momento di una vicenda assurda. E invece siamo purtroppo di nuovo qui. Quando questa struttura potrà avere un decoro? Questa è la prima domanda a cui i politici devono rispondere”.

Esistono due progetti, uno di estensione e ampliamento della struttura ed uno di riqualificazione e ristrutturazione dell’area già esistente.

Quale di questi progetti viene preso in considerazione? Quando verrà appaltato? E soprattutto quale è l’ostacolo? Perché non si procede?”.

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Nuccio Barillà pone molte domande e con tono duro mette sul tavolo una serie di interrogativi ai quali cerca di rispondere, seppur con qualche imbarazzo, il delegato allo sport Giovanni Latella.

Stiamo lavorando affinchè questa struttura venga riqualificata. Si sono susseguite tre amministrazioni e ancora la struttura versa in una situazione imbarazzante. Così come fatto per lo Scatolone ed il campo di Ciccarello spero che anche qui possano a breve partire i lavori. Abbiamo stanziato 3 milioni di euro per il completamento di tutta l’area per poter realizzare una vera e propria cittadella dello sport. Mi auguro che subito dopo l’estate possa essere appaltato il lavoro”.

La redazione di CityNow Sport seguirà con attenzione la vicenda sperando di poter raccontare il lieto fine di una storia ultra ventennale.

Grazie al presidente Oliverio abbiamo un programma regionale 2018/2020 molto importante per quanto riguarda lo sport. Il 26 aprile si riunisce la commissione regionale dello sport – spiega Giovanni Nucera – Abbiamo necessità di liberare il palazzo del Genio Civile in cui ci sono uffici regionali. Nel momento in cui troviamo insieme il Comune una soluzione ed un immobile sostitutivo quello stesso palazzo si trasformerà e si integrerà al Campo CONI divenendo una cittadella sportiva a beneficio della tante federazioni sportive“.

Infine Ignazio Vita evidenzia come la categoria che più di tutti soffre in un questa storia infinita siano proprio i bambini e le famiglie reggine.

E’ una telenovela che non finisce mai. In questo momento tre società reggine sono nella vicina Sicilia e Puglia proprio perchè qui a Reggio non è possibile gareggiare – spiega Ignazio Vita – Le società iniziano a perdere i tesserati perchè i genitori non iscrivono più i propri figli. L’atletica a Reggio sta morendo”.

IL VIDEO DELL’INCONTRO

Sotto l’immagine del progetto di riqualificazione della struttura.

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