Calabria e lavoro, la rivoluzione parte dall'economia digitale

C’è un segmento produttivo che corre al Sud, e

C’è un segmento produttivo che corre al Sud, e dunque anche in Calabria, più che nel resto d’Italia. Un settore in grado di creare occupazione ad alto valore aggiunto e produttività in misura maggiore che in altri settori economici. È l’economia digitale il motore di una rivoluzione che sembra aver attecchito nel Mezzogiorno, tanto da imprimere un’accelerazione elevata alla nascita di aziende 4.0.

Imprese, cioè, che operano nei più svariati campi ma che hanno come punto di riferimento il mondo digitale (dal commercio elettronico agli internet provider, dai produttori di software e app ai fornitori di servizi alle aziende via web). I numeri che provengono dagli osservatori economici – in primis quello del sistema Infocamere-Unioncamere, Movimpresa – registrano la portata di quella che potrebbe divenire la strada maestra per superare gap infrastrutturali legati alla marginalità dei territori del sud Italia e della Calabria in particolare.

E così emerge che le imprese che operano nei settori collegati al web corrono nel Mezzogiorno con un passo più spedito che altrove: in media di due punti. Certo, si tratta di una crescita in termini percentuali, ma decisamente significativa per comprendere dove possa indirizzarsi il futuro prossimo dell’economia meridionale. Visto che in numeri assoluti, per presenza di imprese che lavorano nei campi del digitale resta sempre il Nord Italia a farla da padrone. Ma calcolando che, negli ultimi 5 anni, gli occupati nei settori dedicati all’economia 4.0 sono cresciuti del 52% nel Paese, si può comprendere l’importanza che questo trend positivo che interessa il Sud e la Calabria può rivestire per garantire occupazione qualificata anche a queste latitudini. Con ricadute sull’intera economia regionale.

Entrando nello specifico della tendenza positiva che interessa la demografia delle imprese digitali emerge che tra il 2012 e il 2017 le aziende entrate nella dimensione hi tech sono cresciute in Italia del 14,4 per cento. Passando dalle 107.410 del 2012 a 122.893 di cinque anni dopo.

E ingrandendo il dettaglio di questi dati – elaborati da Movimpresa il sistema InfoCamere-Unioncamere – spunta che la Calabria in questa corsa al digitale ha dimostrato non solo di reggere il passo della rivoluzione, ma addirittura di avere una marcia in più.

I numeri, seppur marginali in valore assoluto, dimostrano ancora una volta che questa rivoluzione finalmente interessa anche la nostra regione. E a guidare la rivoluzione digitale la componente giovanile è più attiva rispetto al resto del Paese. Se in Italia il 12,8 per cento dei titolari di aziende che operano via web sono under 35, in Calabria la percentuale sale al 16,3 per cento. A dimostrazione di quanto le nuove leve imprenditoriali possano contribuire a far compiere un salto importante all’economia complessiva della regione.

Fonte: Corriere della Calabria