Ventidue anni e una passione ‘recente’ che solo tre anni fa l’ha avvicinato alla tavola che ha portato Danilo Scordia sul tetto d’Italia. Il flyboard è un macchinario che permette la propulsione sott’acqua e in aria, collegato a una moto d’acqua, portando l’atleta quasi a ‘volare’ sull’acqua.
“La mia passiona inizia tre anni fa, quando con mio cugino Aldo, ho deciso di intraprendere questa strada”.
Uno sport acquatico che negli ultimi anni ha riscosso sempre più il consenso di giovani e non, che trova il suo Campione Italiano in un giovane calabrese che ha creduto fermamente nella forza dei suoi sogni. Quindici gli sfidanti che si sono contesi l’ambito titolo, uno solo il vincitore.
E a proposito della Calabria, Danilo confessa: “non offre chissà quali opportunità a livello sportivo il posto in cui vivo, però, nonostante tutto, la mia passione mi ha portato a lottare e andare avanti per conquistare questo tanto ambito titolo”.
Danilo è un comune studente di ingegneria elettronica all’Università della Calabria, originario di Santa Domenica di Ricadi, che con la partecipazione ai campionati di Porto Cesareo del 28 e 29 ottobre ha coronato il suo sogno.
La voce della passione non si è però ancora spenta e per Scordia il traguardo raggiunto è solo l’inizio di una lunga avventura “Ho intenzione di continuare ad allenarmi ancora molto, per arrivare pronto ai campionati mondiali”.
