Branca: ‘La Reggina è della gente. Il Granillo cade a pezzi. Impossibile senza la curva’

Reggina, la ricostruzione. La società è pronta a

Reggina, la ricostruzione. La società è pronta ad annunciare il nuovo allenatore, intanto il club manager Giusva Branca, parla del nuovo corso alla trasmissione “Fuorigioco” in onda su RTV: “Io trovo che la gente abbia sufficiente maturità per comprendere la tempistica di un percorso che dovrà prevedere prima che la struttura societaria si irrobustisca e poi il potenziamento del settore giovanile. Se volete che io partecipi al giochino degli anni per tornare a buoni livelli lo faccio, ma non sarebbe serio.

I tifosi al Granillo si riportano attraverso un percorso di identificazione. La città vive il momento più basso sul piano dell’aggregazione con una reattività pari a zero, ma allo stesso tempo desiderio di trovare qualcosa in comune per identificarsi. In questo senso se il club e la squadra in campo riusciranno a far sentire la gente partecipe, parte integrante, come già successo in passato, allora le cose potranno cambiare.

La Reggina è della gente e per questo motivo gli enti hanno l’obbligo di stare al suo fianco, ripeto non per Praticò o per Branca, ma per la Reggina, lo ritengo un dovere.

La Reggina non può fare a meno della curva sud, è fondamentale, senza quel contributo non si va da nessuna parte, deve ritornare a pulsare.

Sugli abbonamenti stiamo studiando incrociando un po’ di dati per capire cosa vuole la gente, fermo restando che abbiamo a che fare con uno degli stadi più fatiscenti d’Italia, comunque sono sicuro che andremo poi ad offrire un prodotto interessante. Il Granillo sta cadendo a pezzi, non parlo di interventi di ordinaria amministrazione ma strutturali, noi siamo ospiti e forse neanche molto graditi. Saremo molto vigili in questi mesi di pausa sulla manutenzione del terreno di gioco.

La tribuna est è un settore di 8000 posti, stiamo valutando la sua apertura in base alla risposta che avremo riguardo il numero degli abbonati.

Il S. Agata è in condizioni disastrose, la Reggina ci ha buttato dentro un po’ di soldi per l’amministrazione ordinaria, ma necessitano interventi urgenti. A prescindere dal centro sportivo, l’importante è che il club abbia un luogo dove programmare e strutturare il proprio futuro, non ci si faccia per forza prendere dall’aspetto emotivo.

Un altro punto, anzi il primo, è quello di riconquistare la provincia. Da addetto stampa accompagnavo la squadra nei punti più sperduti e tutti ci accoglievano con grande entusiasmo, vedrete che la gente verrà da sola”.