Bic Reggio Calabria, la rinascita di Sow

Riceviamo e pubblichiamo - Era il 5 dicembre 2016

Riceviamo e pubblichiamo – Era il 5 dicembre 2016 quando sulle sponde reggine dello Stretto di Messina si insediò il Prefetto, dott. Michele di Bari, che – sull’onda delle parole di Hernest Hemingway  “Dobbiamo abituarci all’idea che ai più importanti bivi della nostra vita non c’è una segnaletica”, – non si è fatto semplice portavoce dei principi costituzionali e dei valori di solidarietà e mutuo soccorso, ma li ha concretizzati dedicando la massima attenzione a coloro che vivono in condizione di bisogno.

Così è stato con il sig. Sow Daouda, immigrato in Italia nel 2017 ed accolto dall’Associazione Sportiva Dilettantistica R.C. Basket in Carrozzina che lo ha seguito durante tutte le sue tristi vicende, inserendolo nel proprio progetto teso all’integrazione ed inclusione sociale dei ragazzi diversamente abili attraverso lo sport del basket in carrozzina. Alla richiesta di aiuto, tutta la Prefettura ha risposto con sensibilità nei confronti di colui che nel crocevia della sua vita ha subito un’amputazione, ma allo stesso tempo ha trovato una alternativa, rimettendosi in gioco grazie alla Reggio Bic.

Il Prefetto, onnipresente nell’ambiente del sociale, ascoltando la storia del sig. Daouda per il tramite del suo Presidente Dott. De Felice Stefano dell’A.S.D. R.C. Basket in Carrozzina, ha accolto la richiesta di mantenerlo a Reggio Calabria e la buona notizia è stata comunicata al sig. Douda personalmente dal Dott. Di Bari  in un incontro avvenuto Venerdì 24 Novembre  u.s. presso la Prefettura di Reggio Calabria; Sow potrà così proseguire, insieme agli altri atleti, un percorso di “rinascita” attraverso lo sport e partecipare all’imminente Campionato Nazionale di Basket in carrozzina – serie B.

Riteniamo doveroso, quindi, fare un doveroso ringraziamento alla Prefettura di Reggio Calabria, nella persona di S.E. il Prefetto Di Bari, per la passione e sensibilità dimostrata; la storia di Sow Daoudala ci insegna, dunque, che grazie allo sport qualunque barriera – anagrafica, di razza, di religione o diversa abilità – può essere abbattuta anche nella nostra città.

IL PRESIDENTE

STEFANO DE FELICE