Tra arte e natura, la Calabria scommette sul turismo religioso

Chiese bizantine, santuari e certose, processioni,

Chiese bizantine, santuari e certose, processioni, cammini e itinerari mariani. Borghi, parchi e riserve. La Calabria, premiata quest’anno da 9 milioni di presenze turistiche, punta su pellegrini e viaggiatori esperienziali. Luoghi di culto e natura rappresentano un segmento in crescita che Regione, Cei (Conferenza episcopale italiana) ed Enit (Agenzia nazionale del turismo) intendono ulteriormente incrementare.

È l’obiettivo di Aurea, la Borsa italiana del turismo religioso e naturalistico, che in Calabria allarga gli orizzonti e già si configura come un nuovo polo fieristico del turismo nel Mezzogiorno: la manifestazione, alla sua XII edizione, si svolge all’interno del Santuario di San Francesco a Paola (Cosenza), che risulta, tra l’altro, il sito religioso più visitato della regione.

A seguire, la Certosa di Serra San Bruno e Santa Maria dell’isola a Tropea, entrambe in provincia di Vibo Valentia, e il santuario della Madonna della montagna di Polsi, in Aspromonte, come rileva un’indagine condotta nell’ambito del progetto Culti e Culture, nato da un accordo di programma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo – e le Regioni Calabria e Sicilia, per la per la valorizzazione del turismo religioso e culturale.

Mete attrattive anche i borghi (fra i più belli d’Italia quelli di Aieta, Altomonte, Bova, Chianalea, Civita, Fiumefreddo Bruzio, Grace, Oriolo, Santa Severina, Stilo) e le aree interne con i tre parchi nazionali della Sila, del Pollino e dell’Aspromonte e quello regionale delle Serre (più di 1,600 milioni le presenze totali nel 2016, secondo i dati del dipartimento regionale del Turismo).

L’offerta outdoor, oltre agli escursionisti, attira gli appassionati di free climbing, torrentismo, rafting – praticabili in alcuni dei più bei canyon d’Italia, come le Gole del Raganello e quelle del Fiume Lao – di mountain bike e turismo equestre.

Sessanta buyer, selezionati da Enit, provenienti da tutta Europa, dalla Russia e dagli Stati Uniti (la Cina ha già “certificato” la Calabria come Welcome chinese destination) stanno visitando in questi giorni la regione: approfondiscono la conoscenza del territorio, sperimentando dal vivo l’esperienza turistica. A proporre rotte, itinerari e pacchetti 200 operatori locali e nazionali.

Partecipano alla manifestazione la Puglia, la Basilicata e il Molise con il progetto South Cultural Routes per la promozione degli itinerari culturali del Sud Italia.. Presente anche la Regione Sicilia.

«Quello religioso, dei borghi e delle montagne calabresi è un turismo qualificato e di nicchia – ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio – che ha contribuito a incrementare le presenze. Il risultato positivo raggiunto quest’anno è frutto di precise strategie, che hanno ampliato la stagionalità dei flussi turistici da aprile a ottobre. Un obiettivo per niente scontato, considerate le svantaggiose condizioni di partenza della Calabria, che ha segnato un recupero anche rispetto alle altre regioni meridionali».

Strategiche per lo sviluppo del settore, enogastronomia e tradizioni: «Questa manifestazione invita a soffermarsi sulla ricchezza e la trasversalità dell’offerta turistica del Sud e della Calabria – afferma il sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi – dove si intrecciano arte e religione, spiritualità, natura e cultura. Aurea 2017 crea nuove opportunità per il turismo e per la nostra economia».

fonte: Donata Marrazzo – Il Sole 24 ore