Arghillà IGT, una lunga storia fatta di tradizioni e qualità

di Francesco Rando - L’Arghillà IGT, riconosc

di Francesco Rando – L’Arghillà IGT, riconosciuto con l’Indicazione Geografica Tipica nel 1995 è uno tra i più apprezzati vini della provincia di Reggio Calabria e prende il nome da un quartiere, che si trova a circa quindici chilometri a nord della città.

Le vigne sono coltivate in una zona collinare a circa 250 metri sul livello del mare. La zona geografica delimitata comprende l’intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Villa San Giovanni, e parte del territorio amministrativo del comune di Reggio Calabria limitatamente alle frazioni: Archi, Arghillà di Catona, Arghillà di Salice, Concessa, Arghillà di Villa San Giuseppe, Diminniti di Sambatello, Orti, Rosalì, Sambatello, San Giovanni di Sambatello, Terreti e Vito.

Questi territori si trovano nella parte superiore della punta dello stivale e si affacciano sullo stretto di Messina. Si tratta di un territorio prevalentemente collinare, chiuso su da un lato dal mare dello stretto di Messina e sull’altro dal versante che sale in fretta verso i rilievi dell’Aspromonte.

Qui sorgono vigneti antichissimi soleggiati dall’alba al tramonto nel tipico microclima costiero. Il terreno è argilloso giallo-grigio scuro e di tessitura fine. La produzione viene sapientemente gestita dai vignaioli del luogo che hanno tramandato nel corso dei secoli le tradizionali tecniche produttive che, oggi, pur mantenendo ogni legame con il passato sono state perfezionate grazie anche al miglioramento tecnologico introdotto anche in queste piccole aree. Le uve d’eccellente qualità producono vini rossi e rosati di grande personalità e carattere, possono essere utilizzati uno o più vitigni a bacca rossa, idonei alla coltivazione nella regione Calabria, lasciando così ampio spazio alle libere interpretazioni di ogni produttore, tra i vitigni più utilizzati ci sono il Nerello Calabrese , l’Alicante ma anche il Gaglioppo .

Consiglio sempre di ricordarsi la temperatura di servizio: 16° per i rossi e 12° per i rosati considerando che l’estate è già arrivata. A tavola trova i migliori abbinamenti con i piatti tipici della cucina reggina, il rosso con un maccherone di ragù d’agnello, arrosti e grigliate miste di carne, il rosato con involtini di pesce spada alla ghiotta, cotolette di alici e perché no…una buona impepata di cozze. In una bottiglia d’Arghillà non c’è solo vino, ma i profumi nobili del Sud e l’entusiasmo di giovani imprenditori che ambiscono a coniugare insieme terra e sole, tecnologia e tradizione, storia e avanguardia.