Archeologando, per gli studenti reggini un contatto diretto con il nostro passato

Si è concluso il progetto “Archeologando”, da

Si è concluso il progetto “Archeologando”, dal greco arké (origini) + logos (ragione, discorso) – a cura della professoressa Cristina Novello, delle classi seconde della Scuola Secondaria di II grado del Convitto Nazionale di Stato “T. Campanella” iniziato nel mese di Gennaio fino al mese di Aprile, in orario antimeridiano, con tre uscite didattiche specifiche ed organizzate anticipatamente in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sotto la direzione di Carmelo Malacrino, che ha dato un grande impulso alla valorizzazione del patrimonio culturale museale e del territorio calabrese anche attraverso l’incentivoalla formazione, alla didattica e alla divulgazione, e grazie alla collaborazione del dott. Maurizio Cannatà.

I ragazzi hanno assistito a una lezione dell’esperto restauratore Giuseppe Mantella osservando dal vivo i lavori del cantiere di restauro della splendida Testa di Basilea, tra i reperti più significativi e “misteriosi” del Museo, di età ellenistica, ad opera di giovani collaboratori restauratori della Città Metropolitana, coordinati dallo stesso Mantella, sotto la direzione scientifica di Malacrino.

I lavori sono finanziati da Intesa San Paolo grazie all’Art Bonus, il credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico.

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Il progetto intende costituire uno strumento didattico all’interno del percorso di studi adibito alla diffusione, all’approfondimento e alla difesa della cultura classica, perché sia veramente un riferimento imprescindibile per le giovani generazioni che intendono capire il passato, interpretare il presente e progettare il futuro con consapevolezza.

Coniuga obiettivi formativi legati agli aspetti della socializzazione e del rapporto con sestessi e obiettivi artistico- culturali relativi alle tematiche del restauro e dell’archeologia.

La finalità specifica di tale percorso è quella di permettere ai ragazzi di riconoscere nel patrimonio ambientale e storico- artistico uno strumento indispensabile per il loro sviluppo culturale e di cittadini, inoltre, promuovere un processo di identificazione nei confronti delle radici storiche e culturali del Paese, promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale (educazione alla cittadinanza attiva); fornire strumenti per la comprensione del proprio tempo e della propria storia; considerare l’espressione artistica uno strumento privilegiato per il dialogo interculturale; incoraggiare l’adozione di metodi e contesti didattici innovativi.

«Il Museo custodisce cultura e crea comunità, costruendo il senso di identità nazionale attraverso la crescita della conoscenza e dell’amore per le proprie radici nei più giovani», dichiara il direttore del MarRC,  Carmelo Malacrino. «La tutela del patrimonio storico-artistico passa attraverso la trasmissione dei saperi e delle tradizioni culturali, insieme allo sviluppo delle competenze professionali».

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«Grazie alla collaborazione con il MarRC, i nostri ragazzi possono vivere la loro passione per la classicità in una importante esperienza formativa a costo zero», afferma la responsabile del progetto “Archeologando”  –la docente di Lettere  Cristina Novello.