Andrea Belcastro con "Recherche" vola a Cannes: "Bisogna amare la Calabria e restare per migliorarla"

di Maria Carmela Di Marte - Dalla Calabria a Canne

di Maria Carmela Di Marte – Dalla Calabria a Cannes. Andrea Belcastro, giovane cosentino, regista, sceneggiatore e graphic designer. I suoi film hanno vinto molti premi come “miglior regista” al “DSOFF”, un “Gold Award” al “LA Film Review” e ‘miglior film’, ‘miglior attore’ e ‘miglior scenografia’ al “Festival Brevi d’Autore” , e sono stati selezionati in molti festival di tutto il mondo come lo “Short Corner” di Cannes, ”LAWeb Fest”, “Cineminuto de Cordoba”, “Miami Independent Film Festival”, “FilmOneFest”, “Immaginario Web Fest”, “Rural Film Festival”.

Nel 2012 ha ufficialmente dato il via alla sua carriera di regista con la produzione del cortometraggio “440HZ” – selezionato successivamente al “Operazione Paura Film Festival”. Il suo ultimo lavoro, il cortometraggio “Recherche”, è stato invece selezionato per rappresentare la Calabria nello Short Film Corner – sezione parallela dedicata alla promozione di film brevi all’interno del Festival di Cannes.

“E’ sicuramente un riconoscimento di un certo prestigio, ma essendo comunque una sezione parallela lo vedo ancora come un piccolo passo verso obiettivi più grandi. Tuttavia, considerando che Recherche è stato realizzato con un budget molto ridotto rispetto a quello degli altri corti che prendono premi in giro per i Festival, essere stato scelto dalla Commissione di esperti del Cannes Court Métrage è qualcosa che rende orgogliosi, sia me, e sia le persone che hanno creduto in questo progetto, a partire da chi l’anno scorso ci ha sostenuti con la campagna di crowdfunding”, dichiara ai microfoni di Citynow.

Quando è iniziata la sua avventura nel mondo cinematografico? Belcastro con la mente viaggia a ritroso, sino ad arrivare a un blockbuster americano…“Tutto ha avuto inizio quando mio padre mi ha portato al cinema a vedere Jurassic Park. Lì credo di aver capito, probabilmente in maniera ancora inconsapevole, la potenza del mezzo cinematografico. La sua capacità di rendere vivida l’immaginazione.

Andrea è uno dei tanti giovani che hanno deciso di vivere e lavorare in Calabria, nonostante le innumerevoli difficoltà che questa terra porta con sé. Sulle prospettive e gli orizzonti del cinema calabrese, il regista cosentino si piazza a metà strada tra speranza e realismo.

“La Calabria ha un potenziale enorme sia dal punto di vista umano che territoriale. Mare, montagna, campagna, città e periferie permettono, volendo, di girare qualsiasi tipo di storia. Tuttavia per fare cinema in maniera seria e competitiva c’è la necessità di un investimento di denaro. La speranza -afferma Belcastro- è che la nuova Film Commission decida di lavorare in maniera bilanciata sia sui giovani talenti sia sulle produzioni che potrebbero venire da fuori ad investire sul nostro territorio”.

Nessun legame particolare e specifico con le proprie opere, “di solito -spiega il regista cosentino- tendo a mettere da parte ogni opera appena completata concentrando subito i pensieri verso il futuro e verso le nuove sceneggiature alle quali sto lavorando”.

Ogni lavoro portato a termine, si è portato dietro difficoltà e ostacoli. Belcastro ci tiene a ringraziare chi lo ha aiutato nel percorso professionale…: “Francesco Aiello, Carlo Gallo, Rita de Donato, Giovanni Turco, Ernesto Orrico, Paolo Mauro, Alessandro Scanderbeg, Marcello Arnone, Giuseppe Panebianco, Laura Marchianò e altri che hanno deciso di investire il loro talento e il loro tempo credendo fortemente nelle mie idee”.
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La meglio gioventù
. Fabio Mollo è probabilmente il principale esponente della ‘nouvelle vague’ calabrese, Belcastro ha sincere parole di ammirazioni nei confronti del regista reggino: “Ho visto e amato molto entrambi i suoi film. Trovo la sua vena poetica molto vicina alla mia. Non ho solamente compreso nel suo ultimo film la scelta di rappresentare in un certo modo la Calabria, e  spero su questo tema di potermi confrontare con lui in futuro. Ritengo sia un grandissimo autore, una persona sensibile e con un gusto per l’immagine speciale.

Per quel che concerne i giovani che vorrebbero rimanere in Calabria ma che sono scoraggiati dalla situazione purtroppo non florida, Andrea ha un unico consiglio: “Armarsi di pazienza e voglia di fare. I giovani devono scrivere le proprie idee e cercare di metterle in scena in qualsiasi modo e a qualsiasi costo. Anche sbagliando e prendendosi dei rischi.

Sulla possibilità invece di studiare cinematografia in Calabria e sulle scuole che offrono questo percorso di studi, il regista afferma: “Ci sono delle grosse carenze da questo punto di vista. L’Università ha un buon corso di Laurea in Dams, ma fornisce solo nozioni teoriche e, per così dire, filosofiche sul mezzo cinematografico. Sarebbe molto utile avere Workshop su ogni aspetto della produzione filmica, magari invitando in qualità di docenti personalità di grande esperienza.

Il legame con la Calabria è forte e intenso, come la passione per la natura: “Soprattutto quella che non è stata ancora corrotta e contaminata. Amo le persone che resistono, che vogliono cambiare la Calabria nonostante le difficoltà. La speranza più grande è quella che si creino le condizioni affinché venga data a me e ai miei colleghi più talentuosi, la possibilità di esprimere le proprie idee restando qui e valorizzando le nostre risorse. Noi continuiamo a credere che sia possibile”.

Foto di copertina: Francesco Rende recherche - pic 2