Altomonte Divino Jazz, un insieme di incontri di musica, parole e visioni

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La matita ha lasciato il segno e ha scritto la parola “arrivederci” al termine di Divino Jazz e non solo – Connessioni culturali di Primavera. L’atteso appuntamento del Festival Euromediterraneo di Altomonte, che si è svolto dal dal 21 al 25 marzo per una “edizione speciale di Primavera”, è stato un insieme di incontri di musica, parole e visioni; incontri d’amore, viaggi, connessioni culturali “e di una matita” appunto che ha tracciato questa edizione insieme alle note. La filosofia di questa edizione è partita proprio dal concetto che la matita è il primo strumento che da bambini prendiamo in mano per rappresentare il mondo che viviamo. La matita è come il jazz che non è definitivo ma in continua evoluzione e contaminazione.

Con la matita si disegna, si scrive ma si può cancellare ritornare indietro e ripartire.

Soddisfatto degli appuntamenti, il sindaco di Altomonte Giuseppe Lateano. Le connessioni del Divino Jazz sono partite dai ragazzi con gli incontri di mercoledì 21 quando Marcostefano Gallo, scrittore, voce e autore della band Noir Col, ha presentato il suo romanzo “Circo Dovrosky”, pubblicato da Ferrari Editore, con un reading concerto davanti agli studenti di Altomonte. Il giorno seguente, giovedì 22, e sempre con i ragazzi ha dialogato Michele D’Ignazio, autore Rizzoli, che ha raccontato il suo ultimo libro “Storia di una matita. A casa” con uno spettacolo-presentazione del terzo capitolo di un longseller amato da grandi e piccini.

La sera è stata animata dalle note dei Jazz Open Sound Group. Grandi applausi anche per la serata “Tango mon amour”, venerdì 23 marzo, dove sulle musiche dei Sertango hanno ballato i danzatori dell’associazione Divinamente di Divina Greco. Anche sabato 24 si sono mescolati insieme danza e musica con il concerto del Luigi Negroni Jazz Trio al quale è seguito il “Romeo e Giulietta” di Asd Centro Danza Giselle con la direzione artistica di Antonella Capparelli. Il Salone Razzetti è stato protagonista anche dell’ultima serata di Divino Jazz e non solo. Domenica 25 marzo, infatti, dopo la Tavola rotonda sul turismo esperenziale e sulla valorizzazione dei centri storici, abbiamo assistito alla discussione sulla scrittura con Nuccio Provenzano, autore di “La platea del Convento di San Francesco di Paola in Altomonte – 1859”, Gianluca Gallo, che ha realizzato il libro “Finché regge il cuore” edito da Rizzoli e il sindaco Giuseppe Lateano.

Poi la piece teatrale “Grand tour in Calabria” recitata da Alessandro Cosentini sulle note della violinista Arianna Luci e le proiezioni dei cortometraggi su Altomonte realizzati da giovani filmaker per “Ciak Borghi narranti – Docufestival”, diretto da Andrea Belcastro e realizzato in collaborazione con Leggoscrivo.com. Chiusura con il Premio Altomonte, assegnato a Gianluca Gallo, Alessandro Cosentini e Gianpiero Garofalo, e con le note dello spettacolo letterario-musicale “Malura” con Cataldo Perri, Checco Pallone, Piero Gallina e Enzo Naccarato.

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