Alternanza scuola - lavoro, la Procura di Palmi apre le porte al Pizi

Il  giorno 9 Marzo, nell’Auditorium dell’Isti

Il  giorno 9 Marzo, nell’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione “N. Pizi” di Palmi, agli alunni di quinta classe che abbiano espresso la preferenza  di intraprendere gli studi giuridici è stato presentato il piano progettuale all’uopo predisposto in seno all’attività di alternanza scuola-lavoro.

Alla presenza della Dirigente Scolastica, Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, e degli ospiti lì convenuti in veste di collaboratori per questo Progetto, in particolare, il Presidente del Tribunale di Palmi,  Concettina Epifanio, il Procuratore della Repubblica, Ottavio Sferlazza, e il Magistrato Maria Teresa Gentile, proprio in quel contesto gli studenti maturandi hanno potuto porgere domande e curiosità relativamente al corso di studi universitario in ambito giuridico che a breve si troveranno a frequentare.

“La collaborazione tra il Tribunale di Palmi ed il Liceo “N. Pizi” intende incrementare le capacità di orientamento di voi studenti, come previsto dalla Legge 107/2017 art. 1, comma 33, e l’impresa o Ente che vi ospiterà assume un ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dell’aula e del laboratorio, concorrendo alla formazione integrale della vostra persona. Il suo obiettivo più alto è, infatti, quello di accrescere in voi la motivazione allo studio e di guidarvi alla scoperta dei vostri propri interessi e vocazioni, arricchendo la vostra formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate sul campo”.  Queste le parole di esordio della Preside Mallamaci, che si è soffermata ad esplicitare come l’attuazione di modelli di alternanza scuola-lavoro, per così dire, ”diversi” nella modalità possano assicurare agli studenti l’acquisizione di conoscenze di base trasversali e di competenze che risultino spendibili nel mercato del lavoro.

Con un’apposita convenzione a titolo gratuito, in cui sono stati indicati le finalità del Progetto e gli impegni che ogni studente dovrà rispettare, a breve partirà, dunque, per 72 studenti maturandi, questa fattiva collaborazione tra il Liceo “Pizi” e la Procura della Repubblica di Palmi per 50 ore in due moduli; ogni modulo di 50 ore sarà frequentato da 36 studenti; ad ogni magistrato verranno affiancati due studenti, per tre incontri settimanali di cinque ore. Tutta l’attività sarà preceduta da una giornata di avvio comune per tutti gli studenti di ciascun modulo.

Gli alunni potranno sperimentere il sistema giuridico, lavorando, sia nell’ambito giudiziario (assistenza alle udienze) sia in quello amministrativo (servizio di assistenza alle cancellerie e ai servizi archivistici).

“Vedere in concreto quello che succede in un’aula di Tribunale in seno a controversie civili o penali guida certamente alla conferma della futura vocazione del percorso universitario. Spesso capita che ciò che si studia sui libri poco venga riflesso nella realtà delle situazioni giornaliere. Questa è un’occasione per sperimentare de visu il funzionamento della macchina giuridica, affiancando un magistrato nelle cause civili o in Procura, per vedere come agiscono i PM, i cancellieri, i cittadini stessi coinvolti come esperti per dare una mano al sistema”. Così “arringa” gli studenti la Presidente del Tribunale di Palmi, Dott.ssa Concettina Epifanio, che racconta parte della sua carriera a dimostrazione che, se si vuole e ci si impegna nello studio, ogni condizionamento può venire abbattuto, per pervenire là dove i nostri sogni ci guidano.

Entusiasmo a collaborare è stato dimostrato anche dal Procuratore Ottavio Sferlazza, che si è soffermato però sui limiti che quest’esperienza presenta: la privacy degli Atti che non potranno essere visionati dagli studenti, perché coperti dalla segretezza investigativa. “Ma sarà comunque fattibile prendere un fascicolo in fase “discovery”, cioè quando ormai non corre più il rischio di violazione del segreto d’ufficio, sedere negli scranni, leggere le deposizioni e giudicare il nostro lavoro che facciamo con scienza e coscienza”.

cof
cof

Fonte: Marilea Ortuso