Alla Galleria Arkè di Locri la mostra di pittura 'Le dimore del Mito'

Si concluderà mercoledì 27 settembre, alla galle

Si concluderà mercoledì 27 settembre, alla galleria Arkè di Locri (RC), la mostra di pittura “Cecco Mariniello: Le dimore del mito”, evento artistico realizzato in stretta collaborazione con Exfabbricadellebambole di Milano che ne ha prodotto anche il catalogo. Il finissage, con inizio alle ore 18.00, sarà coronato dalla performance teatrale site specific del cantastorie Nino Racco, rappresentante di spicco della drammaturgia calabrese, autore di un teatro di impegno civile apprezzato a livello internazionale, che presenterà “ArteAzione”, una miscellanea straordinaria e inedita delle sue opere più note.
La mostra è parte della rassegna “Mitica”, curata da Marò D’Agostino che propone da qualche tempo nello spazio espositivo locrese sito in Piazza Fortugno (piazza del Tribunale) ma anche in altri luoghi topici del territorio, attraverso i linguaggi dell’arte (dalla fotografia alla performance, dalla musica alla pittura) una ricerca insolita e colta in un mondo di fascinazione e di simboli.
Lo spazio delle rappresentazioni di Cecco Mariniello è prospettico e l’ispirazione gioca di volta in volta con la memoria individuale e con il mito, con la metafisica e con il grottesco, sovente evocando suggestioni della grande tradizione del Novecento figurativo italiano ovvero una «pittura della contemporaneità» scrive Nicoletta Colombo, «risolta oggi ed ora con un occhio alla tradizione, ai valori di sempre, che sono in definitiva il più valido antidoto alla perdita di senso». L’artista toscano ha mantenuto nel medium pittorico «nelle immagini smaltate dai colori intensi stesi à plat in soluzioni di porcellana… la lucidità calcolata dell’illustratore» per cui vanta un cospicuo e prestigioso curriculum. Un linguaggio che lui stesso definisce «neoromantico-neoplatonico-pop». «Pittura senza tempo» scrive Luca Rendina nella presentazione in catalogo, «che contempla enigmi e l’incessante presenza di una vita invisibile, nascosta e prodigiosa, dove anche la figura umana è sospesa e sembra aspettare l’evolversi dei fatti».
Il finissage è un’occasione per riflettere sull’importanza della pittura e sulle opportunità di investimento in oggetti e opere d’arte che nella società consumista vengono trascurate e che su cui bisogna invece stimolare l’attenzione.

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