Al via l'attività dell'osservatorio regionale sulla violenza di genere

E’ iniziata l’attività dell’Osservatorio re

E’ iniziata l’attività dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere voluto dal Consiglio regionale con le prime sedute che sono servite a focalizzare le  funzioni ed obiettivi che l’organismo dovrà  perseguire. “In particolare – spiega il coordinatore Mario Nasone- vogliamo essere punto di riferimento per chi opera a vario titolo su questo fronte che rappresenta una vera e propria emergenza sociale anche nella nostra regione, partendo da un lavoro di  monitoraggio sui bisogni e sulle risorse  che ci sono in campo e che vanno messe in rete. L’organismo intende svolgere un ruolo di stimolo per colmare i ritardi della politica su questo fenomeno, ad iniziare dalla verifica dell’attuazione della legge regionale n. 20 del 2007. Una normativa  che si proponeva di sostenere i centri anti violenza  con diverse attività di prevenzione e di sostegno alle donne che denunciano la violenza subita. Una normativa datata  e che andrebbe aggiornata partendo dal  progetto di legge che su questo tema è stato proposto e che è all’esame del Consiglio regionale”.

Per Nasone “anche i protocolli stipulati negli scorsi anni con le più importanti istituzioni interessate hanno bisogno di una verifica e di una eventuale attualizzazione. Tra le priorità dell’Osservatorio – rilancia il coordinatore- vi sono quelle di creare un sistema centralizzato per raccogliere i dati sulle denunce in atto dispersi in vari canali, sbloccare l’apertura ed il  funzionamento dei nuovi centri anti violenza e  case rifugio utilizzando i  fondi  ministeriale  già assegnati alla regione, ripensare e potenziare azione di prevenzione in particolare nelle scuole svolgendo un lavoro culturale con i giovani per costruire nuovi cittadini. L’Osservatorio deve essere operativo e produrre  risultati e per questo si elaborerà un piano di lavoro mirato  da realizzare entro la fine della legislatura regionale. Il  metodo sarà quello della collegialità e della valorizzazione delle competenze di  tutti i componenti dell’osservatorio anche attraverso l’attivazione di gruppi di lavoro tematici ai quali anche altre  associazioni ed esperti nel settore interessati potranno contribuire con indicazioni e proposte. Importante sarà – conclude Mario Nasone- anche la stretta collaborazione che sarà attivata con la Commissione regionale sulle pari opportunità, con l’assessorato regionale alle politiche sociali e con il Garante regionale sull’infanzia e l’adolescenza”.